DETOURISM: L’ISOLA DI SANT’ELENA A VENEZIA
Segnalazioni | Autore: Lo staff della Su e Zo

Torniamo a sfogliare le pagine di “Detourism: La newsletter di Venezia”, la newsletter dell’Ufficio Turismo del Comune di Venezia. Oggi parliamo di una delle isole più verdi di Venezia: l’isola di Sant’Elena! Buona lettura!

L’isola di Sant’Elena: alla scoperta di antiche reliquie, vigne ritrovate e architettura del primo Novecento

Sant’Elena non è forse tra i luoghi più conosciuti di Venezia: pur essendo defilata rispetto ai percorsi principali, l’isola custodisce nondimeno un patrimonio unico di spiritualità, arte e natura. Fa parte del sestiere di Castello, all’estremità orientale della città, e la si può raggiungere percorrendo a piedi uno dei tre ponti che oltrepassano il rio dei Giardini oppure con il vaporetto.

Le origini dell’isola, tra storia e leggenda

L’isola è chiamata così per la Chiesa di Sant’Elena Imperatrice, dove da più di 800 anni sono custodite e venerate le reliquie di Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino. Secondo la tradizione, infatti, nel 1211 i veneziani, di ritorno da Costantinopoli dopo la Quarta Crociata, trasportarono qui le spoglie della santa: proprio sull’arrivo del corpo di Elena in laguna si racconta una curiosa leggenda.

Sulla facciata della chiesa si ammira il bel portale quattrocentesco in stile rinascimentale che rappresenta Vettore Cappello, Capitano da Mar della Serenissima, inginocchiato di fronte a Sant’Elena.

Di recente sono stati recuperati gli antichi vigneti annessi al convento e alla chiesa di Sant’Elena, oggi coltivati dall’associazione Laguna nel bicchiere che qui produce un gradevole vino rosso.

Il quartiere novecentesco

Nell’Ottocento, con l’interramento delle circostanti barene – terreni sommersi dalle alte maree – l’isoletta originaria dove sorgeva la chiesa è stata ingrandita e accresciuta di nuovi spazi da destinare a una moderna area residenziale.

Quello che oggi è conosciuto come quartiere di Sant’Elena è stato realizzato nel corso degli anni Venti del Novecento: l’area è occupata da abitazioni, giardini e parchi, calli e viali alberati per lo più intitolati a luoghi e personaggi della prima guerra mondiale.

Qui si trova anche lo stadio di Venezia, il secondo stadio più antico d’Italia, costruito nel 1913. Si può ripercorrere per immagini la storia dell’urbanizzazione di questa zona di Venezia sfogliando le foto digitalizzate dell’Archivio di Urbanistica.

Una passeggiata nella pineta con vista laguna

Sant’Elena è anche una delle aree più verdi di Venezia, grazie all’ampia e ariosa pineta – battezzata Parco delle Rimembranze – che sorge fronte laguna in continuità con i Giardini pubblici di Castello. Percorsa da vialetti ombrosi, è il luogo ideale per tranquille passeggiate, con un’inedita vista sul Bacino di San Marco e sull’isola del Lido.

Scopri a piedi il sestiere di Castello

[fonte: La newsletter di Venezia, N° 19/2021 del 16.09.2021]
[immagine: Didier Descouens / Wikimedia Commons]



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