SU E ZO PER IL VENETO 2025: TAPPA AD ASOLO!
Su e Zo per i Ponti | Autore: Lo staff della Su e Zo

Nuovo appuntamento itinerante “Su e Zo per il Veneto” riservato ai Volontari TGS Eurogroup, per riconoscere e valorizzare il ruolo del servizio volontario alla base della manifestazione e, al tempo stesso, per promuovere il turismo di prossimità e per riscoprire il territorio locale della Regione Veneto. La “Su e Zo per il Veneto” ogni anno, dal 2020, ci porta a scoprire le città capoluogo di provincia della nostra regione e alcune località minori del nostro territorio.

La prima data prevista per la rassegna “Su e Zo per il Veneto” 2025 coincideva con l’Incontro di Formazione Volontari TGS Eurogroup svoltosi ad Asolo, in provincia di Treviso, presso Casa Santa Dorotea, il fine settimana di sabato 12 e domenica 13 Aprile 2025Lo speciale itinerario “Asolo by night” organizzato sabato sera dallo staff TGS Eurogroup era parte integrante del loro percorso di formazione. A margine della tappa di Asolo della “Su e Zo per il Veneto” un nostro volontario immaginario – nome di fantasia: Marco – ha condiviso alcune riflessioni sull’esperienza. Di seguito riportiamo la sua pagina di diario. Buona lettura!


Asolo by night

Caro Diario,

Oggi è stata una di quelle giornate che ti si incastrano nel cuore, lasciando un’eco dolce e un profumo di storia e bellezza. La nostra tappa di “Su e Zo per il Veneto” ci ha condotto ad Asolo, un borgo che definire incantevole è quasi riduttivo. Per noi Volontari TGS Eurogroup, impegnati in questa intensa formazione sul campo nel turismo giovanile sociale, è stata un’immersione non solo nella ricchezza culturale del Veneto, ma anche un’occasione preziosa per sperimentare come la narrazione e la scoperta possano trasformare un semplice luogo in un’esperienza indimenticabile per un gruppo di giovani.

Il pomeriggio è trascorso tra attività di formazione e team building, condotte con quell’approccio non formale che tanto ci coinvolge, creando un bel clima di gruppo in vista delle prossime esperienze. Ma l’attesa per la passeggiata serale nel cuore di Asolo era palpabile. L’aria si era fatta frizzante, il sole aveva lasciato spazio a un cielo di un blu profondo, punteggiato dalle prime timide stelle. Alle 21:00 precise, come da programma, ci siamo ritrovati davanti al cancello della Casa Santa Dorotea, pronti per essere guidati da Gianluca e Chiara, i nostri instancabili membri dello staff, in questa esplorazione notturna.

La luce soffusa dei lampioni avvolgeva le antiche mura, conferendo al borgo un’atmosfera quasi magica. Gianluca, con la sua solita passione contagiosa, ha iniziato a raccontarci la storia di Asolo, un luogo che ha visto passare regine, artisti e letterati, un crocevia di culture e di destini. Chiara, con la sua attenzione ai dettagli e la sua capacità di cogliere l’anima dei luoghi, ci invitava ad osservare le architetture, le pietre cariche di secoli, i piccoli dettagli che spesso sfuggono a uno sguardo frettoloso.

La prima tappa del nostro itinerario è stata il maestoso Castello di Asolo. Imponente anche nel buio, con le sue mura che si stagliavano contro il cielo stellato, il castello ci ha subito trasportato indietro nel tempo. Gianluca ci ha narrato le vicende di Caterina Cornaro, la regina di Cipro che qui visse la sua corte rinascimentale, trasformando Asolo in un vivace centro culturale. Abbiamo immaginato dame e cavalieri passeggiare nei cortili, artisti e poeti declamare versi sotto le logge. Salire sulle antiche mura, illuminate da una luce calda e suggestiva, ci ha offerto una vista mozzafiato sul paesaggio circostante: le luci lontane della pianura, il profilo sinuoso delle colline, il silenzio interrotto solo dal fruscio leggero del vento. In quel momento, ho capito quanto un luogo intriso di storia possa parlare direttamente all’anima, soprattutto quando la narrazione sapiente di chi ci guida sa far rivivere il passato.

Lasciandoci alle spalle la fortezza, ci siamo addentrati nel cuore del borgo, percorrendo strette vie lastricate illuminate da lanterne. Ogni angolo sembrava raccontare una storia, ogni portone nascondeva segreti secolari. La tappa successiva ci ha condotto davanti a un edificio dall’aspetto elegante e sobrio: Palazzo Duse. Chiara ci ha ricordato che questa fu la dimora di Eleonora Duse, una delle più grandi attrici teatrali di tutti i tempi. Ma l’emozione più forte è stata quando ci ha indicato una targa sulla facciata, una dedica breve ma intensa, incisa dalla mano di Gabriele D’Annunzio: “Alla divina Eleonora Duse la più bella fra le attrici la più grande”. Quelle poche parole, cariche di ammirazione e passione, ci hanno fatto percepire la grandezza di questa donna e il legame profondo che la univa al poeta. Ho pensato a quanti amori, quante passioni, quante vite intense hanno vibrato tra queste mura, e come il turismo giovanile sociale possa essere uno strumento per far conoscere e apprezzare queste storie alle nuove generazioni.

Proseguendo la nostra passeggiata, siamo giunti in Piazza Maggiore, il cuore pulsante di Asolo. La fontana centrale, con il leone di San Marco che vigila silenzioso, era illuminata ad arte, creando un’atmosfera quasi fiabesca. Gianluca ci ha spiegato il significato del leone alato, simbolo della Serenissima che per lungo tempo dominò questi territori, lasciando un’impronta indelebile nella cultura e nell’architettura. Seduti sui gradini della fontana, abbiamo ascoltato aneddoti e curiosità sulla vita della piazza, immaginando il brulicare di gente durante il giorno, i mercati, le feste, i momenti di incontro e di scambio. In quel preciso istante, ho compreso l’importanza di rendere i giovani partecipi della “vita” di un luogo, non solo attraverso la visita ai monumenti, ma anche attraverso la comprensione del suo tessuto sociale e della sua evoluzione nel tempo.

La nostra esplorazione notturna è proseguita con una breve sosta davanti alla Cattedrale di Asolo. Imponente e austera anche nel silenzio della notte, la sua facciata romanica ci ha ricordato la profonda spiritualità che ha sempre caratterizzato questi luoghi. Chiara ci ha accennato alla storia della diocesi e all’importanza della chiesa per la comunità asolana nel corso dei secoli. Anche se non siamo entrati, la sua presenza silenziosa e illuminata ha aggiunto un senso di sacralità alla nostra passeggiata.

L’ultima tappa prima del rientro è stata davanti al Museo Civico. Anche se chiuso a quest’ora tarda, Gianluca ci ha raccontato brevemente delle collezioni che ospita, testimonianze della ricca storia e dell’arte del territorio. Ci ha invitato a immaginare i reperti conservati al suo interno, le opere d’arte, i documenti antichi, sottolineando come un museo possa essere una finestra sul passato e uno strumento fondamentale per la comprensione del presente. Ho pensato a come, durante un viaggio di gruppo con dei giovani, una visita ben organizzata a un museo possa trasformarsi da un’attività didattica a un’esperienza coinvolgente e stimolante.

Lentamente, ci siamo incamminati di nuovo verso la Casa Santa Dorotea. Il silenzio era rotto solo dal leggero rumore dei nostri passi sui ciottoli e dalle sommesse chiacchiere del gruppo. L’aria fresca della notte portava con sé i profumi dei fiori dei giardini nascosti e un senso di pace e di appagamento. Ripensavo a tutto quello che avevamo visto e ascoltato: la maestosità del castello, il fascino di Palazzo Duse, la vitalità della piazza, la spiritualità della cattedrale, la ricchezza del museo. Ogni tappa era stata un tassello di un mosaico che ci aveva permesso di comprendere più a fondo l’anima di Asolo.

Tornati alla Casa Santa Dorotea, ci siamo salutati con un sorriso stanco ma felice. Gianluca e Chiara ci hanno ringraziato per la nostra attenzione e partecipazione, sottolineando come queste esperienze di formazione sul campo siano fondamentali per crescere come volontari TGS. Ci hanno spronato a riflettere su come trasmettere ai giovani la bellezza e la storia dei luoghi che visiteremo, come trasformare una semplice gita in un’occasione di apprendimento, di crescita personale e di condivisione.

Ora sono qui, seduto alla scrivania della mia stanza, a riordinare i pensieri e a fissare sulla carta le emozioni di questa serata indimenticabile. Asolo non è stata solo una tappa del nostro “Su e Zo per il Veneto”, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella bellezza. Spero che un giorno avrò l’opportunità di accompagnare dei giovani in un’esperienza simile, di condividere con loro la magia di questi luoghi e di vedere nei loro occhi la stessa meraviglia che ho provato io stasera.

Buonanotte, caro diario. Asolo resterà a lungo nei miei ricordi, come un sogno di pietra illuminato dalle stelle.

Marco, Volontario TGS Eurogroup


Questo testo è stato creato con l’ausilio di un modello linguistico di intelligenza artificiale. Revisione e integrazioni a cura di TGS Eurogroup.

lo Staff Su e Zo per il Veneto

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