DETOURISM: UN WEEKEND A VENEZIA
Segnalazioni | Autore: Lo staff della Su e Zo

In attesa del prossimo appuntamento con i “Su e Zo Detour”, in programma domenica 20 giugno, scopriamo assieme a “Detourism: La newsletter di Venezia”, la newsletter dell’Ufficio Turismo del Comune di Venezia, come programmare un intero weekend a Venezia. Buona lettura!

Un weekend a Venezia

Vorreste programmare un weekend a Venezia? Ecco qualche ispirazione di viaggio, tra arte, shopping, buon cibo e attività all’aperto, nei sei sestieri della città lagunare.

1. La pittura rinascimentale e un giardino segreto a Santa Croce

Se  amate scoprire tesori nascosti, iniziate dal piccolo sestiere di Santa Croce, che conta alcune delle chiese più antiche di Venezia, come quella di San Giacomo dell’Orio. Fondata nel IX secolo, ha un bellissimo soffitto a carena di nave rovesciata e conserva alcuni capolavori della pittura rinascimentale veneziana, tra cui Jacopo Palma il Giovane, Lorenzo Lotto e Paolo Veronese. Non lontano, affacciato su Rio Marin, c’è anche uno dei giardini più belli di Venezia, il giardino storico di Palazzo Soranzo Cappello (guarda il filmato), celebre per aver fatto da sfondo al romanzo di Henry James, Il carteggio Aspern, e a Il Fuoco di Gabriele D’Annunzio. Il giardino è visitabile in occasione di aperture straordinarie al pubblico.

2. I capolavori del Tintoretto a San Polo e a Cannaregio

La Scuola Grande di San Rocco, a San Polo, è un luogo imperdibile per chi vuole visitare qualcosa di molto conosciuto ma nello stesso tempo abbastanza discosto dai luoghi di visita canonici. La Scuola è indissolubilmente legata al genio del Tintoretto che vi ha dipinto il suo più famoso ciclo pittorico. Una curiosità: per decorare soffitti e pareti l’artista veneziano ci impiegò ben 24 anni. A Cannaregio scoprirete invece la Madonna dell’Orto, nota come la chiesa del Tintoretto. L’artista (abitava a due passi da qui, in Fondamenta dei Mori) l’ha decorata con una straordinaria serie di tele, e vi è sepolto con la sua famiglia.

3. Le sinagoghe e la cucina del Ghetto a Cannaregio

Il Ghetto Ebraico di Venezia ha oltre 500 anni di storia. Istituito ufficialmente il 29 marzo 1516 dal Doge Leonardo Loredan, è oggi una delle zone più vive della città. Per conoscere la storia del Ghetto veneziano è d’obbligo una visita al Museo Ebraico di Venezia e alle cinque sinagoghe. Se volete scoprire le tradizioni e la cultura ebraica, non mancate di assaggiare i piatti della cucina ebraico-veneziana. La cucina del Ghetto di Venezia è una tavola ricca e multietnica: nasce da un mix di stili culinari, dove i sapori mediterranei sono arricchiti dai profumi mediorientali e del Nord Europa, ma prende in prestito anche ingredienti e tradizioni locali.

4. Passeggiata nel parco a Castello

Con il suo centro storico interamente pedonale, Venezia è una città che si presta magnificamente all’attività fisica open air. Una delle zone più verdi è Castello, dove si estendono i Giardini Napoleonici – occupati per circa due terzi dalla Biennale – e la Pineta di Sant’Elena, un parco molto frequentato dagli sportivi, meta ideale per chi vuole dedicarsi alla corsa. Un altro luogo della città amato dai veneziani per correre all’aperto è la Fondamenta delle Zattere, un percorso rettilineo che costeggia per tre chilometri il canale della Giudecca, da San Basilio fino alla Punta della Dogana. È uno dei tratti conclusivi della celebre Venice Marathon che ogni anno si corre in ottobre.

5. Vista sui tetti di Venezia e tour della Fenice a San Marco

Se volete godere di una vista mozzafiato sui tetti della città, che ne dite di salire in cima alla Scala di Palazzo Contarini? A Venezia la chiamano Bovolo, ossia chiocciola o spirale, ed è un gioiello nascosto a due passi da Campo Manin, nel sestiere di San Marco. Oltre alla famosa piazza, con Palazzo Ducale, la Basilica e il Campanile, in questo sestiere si trova anche il Teatro la Fenice, uno dei più prestigiosi al mondo. È possibile scoprire le sue sontuose sale con un tour guidato e visitare la mostra permanente dedicata a Maria Callas e ai suoi anni di attività a Venezia. Se siete amanti di gallerie d’arte, atelier di design, piccole botteghe artigiane e negozi di modernariato, fate una passeggiata da Campo San Fantin fino a Palazzo Grassi, in Campo San Samuele.

6. Aperitivo, arte e shopping a Dorsoduro

I tavolini dei locali affacciati su Campo Santa Margherita sono uno dei luoghi di ritrovo preferiti dagli universitari per sorseggiare lo spritz, l’aperitivo tipico veneziano (leggi la sua storia), con i tradizionali cichéti, saporiti stuzzichini come i crostini con il baccalà mantecato, le polpette e le sarde in saòr, sarde fritte e poi marinate nell’aceto, insaporite con cipolla, uvetta e pinoli. Dorsoduro è il sestiere di Venezia perfetto per gli amanti dell’arte, straordinariamente ricco di grandi capolavori e tesori nascosti in ogni suo museo o chiesa. Passeggiando, si incontrano anche un paio di librerie, dove andare a curiosare in cerca di libri particolari: tutto il centro storico di Venezia è ricco di librerie, molte delle quali piccole e indipendenti, o specializzate in libri d’arte o fuori catalogo.

Scopri gli itinerari nei Sestieri di Venezia

[fonte: La newsletter di Venezia, N° 09/2021 del 06.05.2021]
[foto: Gioielli Nascosti di Venezia / Fondazione Venezia Servizi alla Persona]


“Detourism: La newsletter di Venezia” è la newsletter redatta dall’Ufficio Turismo del Comune di Venezia che ogni due settimane viene inviata gratuitamente a centinaia di sottoscrittori e offre preziosi spunti di riflessione e approfondimenti sulla storia, l’arte e la cultura di Venezia.
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