DETOURISM: IL SESTIERE DI CANNAREGIO A VENEZIA
Segnalazioni | Autore: Lo staff della Su e Zo

Benvenuta “Detourism: La newsletter di Venezia”, la newsletter redatta dall’Ufficio Turismo del Comune di Venezia che ogni settimana viene inviata gratuitamente a centinaia di sottoscrittori e che offre preziosi spunti di riflessione e approfondimenti sulla storia, l’arte e la cultura di Venezia. Sul nostro sito web presentiamo solo alcuni assaggi della newsletter (tutti i post sono consultabili nella pagina archivio “Newsletter Detourism”), ma l’invito rivolto a tutti gli amici dell’associazione TGS Eurogroup e della Su e Zo per i Ponti è di compilare il modulo on line proposto dal Comune di Venezia per riceverla direttamente nella propria casella email ogni settimana.
Un ringraziamento particolare all’Assessorato al Turismo della città lagunare per aver accolto con entusiasmo questa nuova importante collaborazione tra TGS Eurogroup e l’Ufficio Turismo del Comune di Venezia e averci dato la preziosa opportunità di pubblicare sulle pagine di questo blog e del sito della Su e Zo per i Ponti alcuni estratti di questa newsletter, sia in italiano che in inglese.
Come già annunciato (vedi articolo “Detourism: i sestieri di Venezia”), in queste settimane stiamo imparando a conoscere uno ad uno tutti i Sestieri di Venezia. Dopo quelli di San Marco e Castello, proseguiamo oggi con il Sestiere di Cannaregio! Buona lettura!

Venezia non finisce mai di stupire. Cannaregio, per esempio, seduce con i suoi angoli tranquilli e appartati che si affacciano verso la Laguna: una Venezia poco conosciuta, ma non per questo meno affascinante. È il sestiere che ospita alcune tra le più belle chiese gotiche e rinascimentali della città, ma vi si trovano anche molte osterie e bàcari dove i veneziani amano fare l’aperitivo con i più classici cichéti.

Intorno alla metà dell’Ottocento, con la costruzione del ponte ferroviario translagunare, Cannaregio diventa il primo punto d’ingresso nella città per chi arriva a Venezia in treno. La zona prossima alla stazione, Punta San Giobbe, di recente è stata trasformata in Campus economico dell’Università Ca’ Foscari.

Dalla stazione, l’animata Strada Nuova conduce a Rialto. Basta però spostarsi di poche calli per inoltrarsi alla scoperta di campi minori per dimensione o funzioni ma non per questo meno interessanti, come i campi di Sant’Alvise, dei Mori e dell’Abbazia.

Proseguendo nel dedalo di rive, calli e campielli, scoprirete i tesori nascosti di Cannaregio, da non perdere:

  • la bellissima chiesa gotica che ospita una statua miracolosa della Madonna trovata in un vicino giardino, la Madonna dell’Orto, nota come la chiesa del Tintoretto. L’artista (abitava a due passi da qui, in Fondamenta dei Mori) l’ha decorata con una straordinaria serie di tele, e vi è sepolto con la sua famiglia.
  • un vero e proprio gioiello rinascimentale di Venezia: Santa Maria dei Miracoli, progettata da Pietro Lombardo, è la chiesa preferita di molti veneziani.
  • l’isola del Ghetto, il quartiere ebraico più antico d’Europa (istituito nel 1516), oggi un vivo e frequentato rione della città, dove le cinque sinagoghe e il Museo Ebraico raccontano le tradizioni della storica comunità ebraica di Venezia.

Cannaregio annovera alcuni tra i più antichi e monumentali palazzi di Venezia.

Nel tratto di Canal Grande compreso nel sestiere, si affaccia la Ca’ d’Oro, splendido palazzo gotico del Quattrocento. Deve il suo nome al fatto che, originariamente, alcune parti della facciata erano ricoperte d’oro.

La Ca’ d’Oro è ora un museo dello Stato che ospita la preziosa collezione d’arte del barone Franchetti, ultimo proprietario del palazzo. Da qui, potrete anche fare una deviazione verso il sestiere di Castello percorrendo l’itinerario d’arte dalla Ca’ d’Oro al Museo di Palazzo Grimani.

Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò municipale, è l’ultima residenza di Richard Wagner, dove il celebre maestro visse e compose negli ultimi mesi della sua vita. Alcune stanze del suo appartamento sono diventate un museo, accessibile con visita guidata.

Scopri gli itinerari a Cannaregio sul sito “Venezia Unica”!

[fonte: La newsletter di Venezia, N° 23/2020 del 30.06.2020]
[picture by Orlando Paride / Wikimedia Commons]


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