VIAGGIANDO DA CASA ALLA SCOPERTA DEI GIOIELLI NASCOSTI DI VENEZIA! (PRIMA PARTE)
Segnalazioni | Autore: Lo staff della Su e Zo

La rubrica “Viaggiando da casa” vi accompagna a scoprire i molti musei e luoghi d’interesse di tutto il Veneto il cui ingresso è offerto a tariffa ridotta per i Soci TGS Eurogroup (vedi i precedenti post: TGS Eurogroup presenta la campagna associativa 2021!” e Tutte le agevolazioni per i Soci TGS Eurogroup!”). Trovate tutti i post fin qui pubblicati raccolti con il tag Viaggiando da casa” all’interno del blog TGS Journal.
Continuiamo a scoprire il patrimonio architettonico e artistico della città di Venezia
. Dopo aver scoperto le chiese della città, andiamo ora a conoscere uno dei Gioielli Nascosti di Venezia: la Scala Contarini del Bovolo. Buona lettura!

Gioielli Nascosti di Venezia

Scala Contarini del Bovolo

In una piccola e stretta laterale al campo Manin, si trova il palazzo Contarini del Bovolo, un tempo di proprietà della potente famiglia patrizia dei Contarini del ramo di San Paternian, che nel Trecento aveva persino avuto l’onore di aver dato un doge alla Serenissima, ovvero Andrea Contarini. Fu proprio uno dei discendenti di questa famiglia, Pietro Contarini, che verso la fine del Quattrocento ornò il suo palazzo con questa splendida scala.

Approfonditi studi stilistici sono concordi nell’attribuire il progetto della Scala del Bovolo a un artigiano locale individuato nel veneziano: Giovanni Candi.

Architetto e carpentiere veneto, costruì la spirale della scala formata da 80 gradini monolitici che si avvitano in senso antiorario in un cilindro di mura per 26 metri d’altezza. La scala si sviluppa su quattro piani di mattoni e pietra d’Istria ed essendo traforata ad archi, appare insolitamente ariosa con uno stile indefinito che passa dal gotico, attraversa  memorie veneto – bizantine e tocca lo stile rinascimentale sotto l’influenza degli artisti toscani arrivati a Venezia.

L’importanza del Palazzo su cui poggia la Scala è ascrivibile alla posizione privilegiata che occupa nel tessuto urbano: esso infatti è equidistante da Rialto, cuore economico, e da San Marco, cuore politico di Venezia.

Nel secolo scorso il Palazzo venne adibito ad affittanze da Arnaux Marseille, detto “il Maltese”, che vi aveva aperto una locanda (la “Locanda della Scala”), da cui il nome, tuttora mantenuto, della calle che porta al campiello del palazzo, “battezzata”, per l’appunto, calle delle Locande.

Voce popolare suggerisce che il Marseille, personaggio avventuroso e singolare, sia stato l’ispiratore di Corto Maltese, il celebre protagonista dei fumetti di Hugo Pratt (1927-1995). Un ospite della locanda, l’astronomo tedesco Tempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre – la “terrazza”, conosciuta anche con il nome del “Belvedere”– scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi.

Nel 1849, anno a cui risale il lascito testamentario di Domenico Emery, la proprietà viene vincolata alla Fraterna dei poveri di San Luca, che assisteva i bisognosi della parrocchia. Da quel momento la storia dell’edificio si lega strettamente a quella dell’assistenza veneziana, che vede oggi l’I.R.E. come proprietario e utilizzatore dell’immobile, insieme al Comune di Venezia.


Fondazione Venezia Servizi crede nel beneficio dell’arte come strumento per migliorare il benessere e la cura dei propri assistiti. In base a questi valori, dal 2016 la Fondazione ha riaperto al pubblico cinque “Gioielli Nascosti di Venezia”, cinque tesori per riscoprire la città fuori dai tradizionali percorsi: Scala Contarini del Bovolo, Oratorio dei Crociferi, il complesso dell’Ospedaletto, la Chiesa di Santa Maria della Presentazione (c.d. delle Zitelle) ed il complesso di Santa Maria del Patrocinio (c.d. Delle Penitenti); beni architettonici appartenuti alla storia dell’assistenza cittadina. Questi luoghi, oggi resi nuovamente fruibili, rappresentano un fulgido esempio di come la gestione di Fondazione Venezia Servizi possa portare vicendevoli migliorie sia all’assistenza quanto allo stesso patrimonio storico-culturale.

Lo Staff TGS Journal
[immagini: Fondazione Venezia Servizi alla Persona]

Vi sono piaciuti i Gioielli Nascosti di Venezia? Allora tornate presto a visitare le pagine del nostro blog TGS Journal! Continuate a seguirci nella presentazione delle agevolazioni per i Soci TGS Eurogroup e andremo assieme alla scoperta di nuovi musei e luoghi d’interesse!


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