DETOURISM: IL SESTIERE DI SANTA CROCE A VENEZIA
Segnalazioni | Autore: Lo staff della Su e Zo

“Detourism: La newsletter di Venezia”, la newsletter redatta dall’Ufficio Turismo del Comune di Venezia, ogni settimana viene inviata gratuitamente a centinaia di sottoscrittori e offre preziosi spunti di riflessione e approfondimenti sulla storia, l’arte e la cultura di Venezia. Sul nostro sito web presentiamo solo alcuni assaggi della newsletter (tutti i post sono consultabili nella pagina archivio “Newsletter Detourism”), ma l’invito rivolto a tutti gli amici dell’associazione TGS Eurogroup e della Su e Zo per i Ponti è di compilare il modulo on line proposto dal Comune di Venezia per riceverla direttamente nella propria casella email ogni settimana.
Un ringraziamento particolare all’Assessorato al Turismo della città lagunare per aver accolto con entusiasmo questa nuova importante collaborazione tra TGS Eurogroup e l’Ufficio Turismo del Comune di Venezia e averci dato la preziosa opportunità di pubblicare sulle pagine di questo blog e del sito della Su e Zo per i Ponti alcuni estratti di questa newsletter, sia in italiano che in inglese.
Come già annunciato (vedi articolo “Detourism: i sestieri di Venezia”), in queste settimane stiamo imparando a conoscere uno ad uno tutti i Sestieri di Venezia. Dopo quelli di San Marco, Castello, Cannaregio e San Polo, oggi è la volta del Sestiere di Santa Croce! Buona lettura!

Il nome del sestiere di Santa Croce deriva da un’antica chiesa demolita nel 1810 per lasciare spazio ai Giardini Papadopoli, oggi verde pubblico. Della chiesa e del monastero, restano visibili una colonna in marmo e frammenti delle mura esterne.

La chiesa di San Simeon Piccolo, con la sua alta cupola verde rame, è la prima che si vede una volta usciti dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia. Ispirata al Pantheon di Roma, nasconde un’antica cripta sotterranea, per secoli utilizzata come cimitero, in parte ancora inesplorata.

Quella di San Zàn Degolà (San Giovanni Decollato) è sempre stata una fra le zone più discoste e semisconosciute di Venezia. In un angolo del campo si erge l’antichissima chiesa di San Zàn Degolà, uno dei pochi esempi di architettura veneto-bizantina a Venezia che si sia conservato pressoché inalterato fino ai giorni nostri. Al suo interno si vedono degli affreschi che sono i più antichi di tutta la città.

Poco distante, Campo San Giacomo dall’Orio è un campo molto frequentato dai veneziani. La Chiesa di San Giacomo dall’Orio, fondata nel IX secolo, è tra le più antiche di Venezia. Ha un bellissimo soffitto a carena di nave rovesciata e conserva alcuni capolavori della pittura rinascimentale veneziana, tra cui Jacopo Palma il Giovane, Lorenzo Lotto e Paolo Veronese.

Nel tratto di Canal Grande compreso nel sestiere, si affaccia il Fondaco dei Turchi, ben riconoscibile per la sua facciata decorata da vari elementi architettonici come patere e formelle. È un tipico esempio di casa-fondaco (in veneziano fontego, ovvero magazzino), d’epoca altomedievale. Oggi è il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue.

Ca’ Pesaro è un prestigioso palazzo barocco donato alla città dalla duchessa Felicita Bevilacqua La Masa, ultima proprietaria. Dal 1902 è sede della Galleria internazionale d’arte moderna. Fra i capolavori esposti il celebre Il pensatore di Auguste Rodin e Giuditta II (Salomé) di Gustav Klimt (esplora la collezione su Google Arts & Culture). Al terzo piano si trova anche il Museo d’arte orientale (scopri il museo con un virtual tour).

Scopri gli itinerari a Santa Croce sul sito “Venezia Unica”!

[fonte: La newsletter di Venezia, N° 25/2020 del 14.07.2020]
[picture by Edmund Hochmuth / Pixabay]


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